Vedila come un’avventura e sarà un’avventura

Qualche settimana fa facebook tramite il suo “accadde oggi” mi ha riproposto un post pubblicato qualche anno prima, con questo oroscopo di Brezsny.

Chi mi conosce sa della mia passione per questo singolare pronostico, che ogni settimana attendo e leggo con curiosità perché mi dà sempre spunti interessanti su cui riflettere.

Dare uno sguardo nel passato invece (rileggendo vecchi diari o tramite la funzione accadde oggi appunto) mi permette di vedere la strada percorsa e riesaminarla alla luce di ciò che sto vivendo ora, nel presente.

E così ho ripensato al fatto che “cadere” consente di scoprire aspetti di noi che non conosciamo, oppure rivivere situazioni che abbiamo già incontrato e che ora possiamo affrontare in una nuova modalità.

Qualsiasi problema o crisi infatti ci dà l’opportunità di attingere alle nostre risorse per superare le difficoltà e crescere. È ciò che si chiama RESILIENZA, la capacità di diventare più flessibili di fronte alle avversità imparando a tollerare meglio le esperienze difficili e l’inevitabile dolore che il vivere comporta.

Evitarlo ci impedirebbe appunto di sperimentare tutte le avventure che la vita ci riserva, barattando lo stupore dell’inatteso con una finta sicurezza.

Lo racconta bene Christopher McCandless, il ragazzo statunitense che decise di partire da solo per esplorare il mondo, arrivando fino all’Alaska (vi ricordate il film Into the wild?):

“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…”

È ancora il nostro archetipo Cercatore ad essersi attivato. Il Cercatore interiore è un ricercatore di significato; egli ci spinge a esplorare ciò che ci fa più paura, così che sfidando l’ignoto possiamo trasformarci e trovare il senso della vita.

L’istinto della ricerca nasce infatti dal desiderio di incontrare l’autenticità, in sé stessi e nel mondo. Non sappiamo definire ciò che ci manca, ma aspiriamo a qualcosa che è oltre la vita di tutti i giorni. È lo Spirito che ci chiama.

Gennaio per me è stato un mese bello tosto, in parte a causa della stanchezza che ancora mi portavo dietro dall’anno precedente e poi perché ho dovuto riaffrontare vecchie questioni che richiedevano nuove “cure”.

Dopo un primo (lunghissimo…) momento di abbattimento però, mi sono chiesta come potevo fare tesoro dell’esperienza facendo un passo in avanti nel mio percorso di crescita.

Così ho deciso di iniziare due cose nuove, utili per la mia ricerca e il mio lavoro. Una è la scrittura qui attraverso questo blog, un modo per raccontare il mio lavoro e le mie passioni, l’altra è un laboratorio di teatro-danza preceduto da un riscaldamento attraverso esercizi di bioenergetica, che seguo da allieva.

Insomma mi sono aperta al nuovo perché questo mi aiuta ad aumentare la mia energia, a scaricare lo stress e allo stesso tempo mi porta a misurarmi con la parte di me che non ama mettersi in mostra (addirittura su un palcoscenico!) e tende a stare in disparte preferendo restare un po’ in ombra.

Il processo di crescita interiore in fondo consiste soprattutto in questo continuo misurarsi con i propri blocchi, condizionamenti e limiti autoimposti.

Avventuriamoci dunque in territori inesplorati, facciamoci sorprendere e lasciamoci inondare di meraviglia!

E tu a quale nuova esperienza ti sei aperta/o quest’anno? quale avventura hai iniziato o vorresti iniziare? Raccontamelo nei commenti o sulla mia pagina facebook se ti va.

Se hai bisogno di ispirazione (ri)vedi il film Into the wild, oppure (ri)ascolta la colonna sonora mentre (ri)leggi il romanzo di Lewis Carroll “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie”. 😉

Io ti saluto con la citazione della carta dei tarocchi di Osho e ti aspetto alla prossima avventura!

 
 “Quando siamo immersi in uno spirito d’avventura, ci muoviamo come questo bambino. Fiduciosi, usciamo dall’oscurità della foresta ed entriamo nell’arcobaleno di luce; ci muoviamo passo dopo passo, mossi dal nostro senso di meraviglia, nell’ignoto.
In verità, l’avventura non ha nulla a che fare con studi strategici, mappe, programmi e organizzazione. Il Fante di Arcobaleno rappresenta una qualità che ci può arrivare ovunque, a casa o in ufficio, in un luogo selvaggio o in città, durante un progetto creativo o nella nostra relazione con gli altri. Ogni volta che ci muoviamo in ciò che è nuovo e ignoto con lo spirito fiducioso di un bambino – innocente, aperto e vulnerabile – perfino la cosa più piccola che la vita ci presenta può diventare una grande avventura.”
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